Pesca Ambiente Fossano

Pesca Ambiente raccoglie e rilancia con sdegno la denuncia, apparsa su molti giornali locali, del Consigliere comunale di Savigliano Gigi Botta. La nostra Associazione, Indipendente da qualsiasi colore politico come sempre, non può non assumersi e condividere in pieno le perplessità di chi, come lei, scende in campo per difendere i corsi d’acqua e gli ambienti fluviali già tanto bistrattati e violentati. Pare proprio che questa volta tocchi al Torrente Maira, nel tratto interessante l’attraversamento della città di Savigliano. In sostanza, tre o quattro chilometri di uno dei corsi d’acqua più belli di tutta la Provincia, depositario, nonostante tutto, di una popolazione ittica autoctona ancora ben radicata, il cui destino pare essere segnato a causa di decisioni poco chiare e che probabilmente nascondono ben altri fini che non quelli dichiarati, saranno irrimediabilmente modificati. Non ci dicano che non sarà così, che l’impatto sarà minimo, sappiamo bene come sono eseguiti certi lavori! A tal proposito potremo portare decine d’esempi per dimostrare inequivocabilmente che tutto andrà distrutto!
E’ bello e per certi versi rassicurante, soprattutto per coloro che non conoscono a fondo la realtà, sentir parlare candidamente di “opere di messa in sicurezza del fiume”. Viviamo in un contesto in cui tutto, anche le cose più obbrobriose e odiose, sono proposte all’opinione pubblica come utili, indispensabili e soprattutto nell’interesse supremo della collettività. Ma quale messa in sicurezza, da Cosa, da chi? Da un fiume che a memoria d’uomo non è mai uscito dai suoi argini, non ha mai dato grossi problemi a Savigliano, per il quale le possibilità d’esondazione sono di una ogni duecento anni, senza la certezza che tale evento provochi dei danni di una certa entità. Per contro una cosa è certa: entrando nel fiume con mezzi meccanici per snaturarne il corso naturale, il danno è certo, ma non lieve, gravissimo, mortale!
Coloro che decidono e ritengono necessari certi lavori, devono poi spiegarci a cosa può servire, in un’ottica di contenimento di un qualsiasi corso d’acqua, intervenire così a caso, quasi come se si fossero chiusi gli occhi e puntato il dito su una carta geografica. Non siamo solo noi pescatori a dirlo e a sostenerlo, ma lo confermano le esperienze negative del recente passato e gli studi fatti in merito: cementare e canalizzare un fiume fa si che le acque non trovino più alcun ostacolo che ne rallenti l’impeto, nessun luogo in cui sfogarsi naturalmente, con conseguenze disastrose a valle, laddove la furia del fiume trova modo di vendicarsi delle violenze subite.
Sarebbe ora, non solo per il caso in questione, di fermarsi un momento a ragionare, provando magari a seguire l’esempio di altre regioni, dove si è capito, dopo tanti sbagli, che era ed è necessario cambiare rotta, cercando di recuperare i vecchi argini dei fiumi, ripristinare le curve, le anse di sfogo ecc… La natura nei secoli si è sempre regolata così, siamo noi che abbiamo cercato di violentarla in mille modi e ora non c’è da stupirsi quando cerca di ribellarsi e quando lo fa non vi sono opere, per faraoniche che siano, in grado di fermarla.
In conclusione vogliamo sperare che il Maira a Savigliano non diventi l’ennesimo agnello sacrificale sull’altare del falso progresso, della propaganda politica e degli interessi occulti di pochi.

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11/11/2010 Pubblicato articolo relativo ai lavori di svaso in Valle Stura di Demonte qui

26/10/2010 Scarica il giornalino 2010 cliccando nella home page oppure cliccando qui

26/10/2010 Aggiornata la sezione immagini del sito, troverete le immagini divise in categorie
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02/09/2010 Sono iniziati nella giornata di lunedì 01 settembre i lavori di svaso dell'invaso di Rio Freddo in
valle Stura di Demonte per cui è possibile che l'acqua a valle della confluenza del Rio sia fortemente
intorbidita. Seguira anche lo svaso della diga "Fedio" sul torrente Kant a Demonte.

02/09/2010 Prosegue l'attività dedicata alla stabulazione dei riproduttori di marmorata e mediterranea
presso la struttura di Demonte. E' stato acquistata una mangiatoia automatica per le marmorate che si
trovano al momento nelle vasche al coperto, la crescita è regolare il che fa ben sperare per il progetto
in corso.

24/07/2010 Come ogni stagione accade in questi giorni sta emergendo il problema acqua legato alla
mancanza della risorsa destinata al fabbisogno irriguo della nostra Provincia. Fatte salve rare eccezioni i
metodi di irrigazione non sfruttano nuovi sistemi che potrebbero garantire un risparmio idrico e così ci
ritroviamo con i canali gonfi d'acqua mentre anche i fiumi, come la Stura di Demonte, sono al collasso a
cui si aggiunge la presenza di bracconaggio e la stanzialità di alcuni cormorani che hanno gioco facile
complici i livelli bassi e la mancanza di rifugi per l'ittiofauna a seguito di anni di opere di disalveo spesso
discutibili. Così in questo periodo, in modo totalemnte volontario, alcuni iscritti all'associazione partecipano
ai recuperi che, pur essendo faticosi, permettono di salvare almeno i riproduttori della nostra regina del
medio-fondovalle la Trota Marmorata

23/07/2010 Proseguono i lavori presso la struttura di Demonte, dove in collaborazione con l'Associazione
Sportiva Pescatori "Valle Stura", si porta avanti il progetto di stabulazione di riproduttori autoctoni al fine
di avere tra qualche anno un congruo numero di avanotti al fine di poter efficacemente ripopolare le acque
della nostra provincia votate ad ospitare la Trota Marmorata e la Trota Fario Mediterranea. Vi invitiamo
a guardare alcune immagini relative alla struttura cliccando qui.